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Per sverniciatore si intende un prodotto, solitamente chimico, che agisce sulla vernice sino a farne venir meno la sua adesione ad una superficie.
Esistono due principali metodi di sverniciatura:
- Sverniciatura a caldo: un tipo molto comune è la sverniciatura a caldo effettuata con una pistola termica (una sorta di phon molto più potente di quello comune) che viene passata sulla vernice, la quale si dilata e si frattura, in modo tale da essere rimossa manualmente tramite un raschietto; prima dell'introduzione delle pistole termiche veniva solitamente effettuata utilizzando fiamma viva generata da un cannello a gas.
- Sverniciatura chimica: è un tipo di sverniciatura che prevede l'applicazione sulla superficie da sverniciare di un composto chimico aggressivo nei riguardi dello strato di vernice, rimosso poi manualmente tramite un panno o della lana d'acciaio. Il solvente comunemente utilizzato in quel composto, detto sverniciatore in gel, fino all'anno 2011 era il cloruro di metilene che è stato vietato per la sua tossicità.
Vi sono anche altri metodi più artigianali come l'utilizzo di solventi idonei a sciogliere la vernice. Per fare un esempio: acetone, diluente nitro o sintetico, acquaragia, etc; un altro metodo di sverniciatura, impiegato soprattutto in campo edile, è quello a sabbia che si esegue spruzzando ad alta pressione - per mezzo di un compressore - sabbia finissima sulla superficie da trattare.
SCHEDA TECNICA
SVERNICIATORE – Toglie rapidamente ogni tipo di vernice da superfici metalliche, legno ed altri materiali quali vetro, polietilene, polipropilene. Predispone la parte lavorata per un nuovo trattamento lasciando la stessa ben pulita e priva di residui.
SPECIFICHE DI FORNITURA:
Bombola in banda stagnata da 15 bar
Aspetto Bombola contenente liquido sotto pressione Colore N.s.
Odore Caratteristico di solvente
Densità relativa a 20°C 0,79 ÷ 0,90 g/ml
Punto di infiammabilità inf. 0° C
Pressione a 20°C 4/6 bar
| Molto caldo, con 1 tasca velcrata sul petto, 2 ampie tasche anteriori, cappuccio a scomparsa, polsini elasticizzati, tasca interna con zip, maniche staccabili. 100% Nylon con fodera e imbottitura in poliestere. Disponibili i colori Blu Navy e Antracite Taglie prodotte da S a XXXL | Inserti rifrangenti 3M, due ampie tasche anteriori, 4 tastino al petto, 2 tasche interne, cappuccio a scomparsa regolabile, toppa di rinforzo sui gomiti, fodera interna in pile, polsini regolabili, zip interna. Perfetto isolamento termico come da requisiti della norma EN342:2004, traspirante e impermeabile oltre la classe 3 della norma EN343 - Questa giacca permette di lavorare da fermi per 8 ore fino a -12°C - oppure se in movimento fino a -36°C e per 1 ora fino a -53°C
Disponibile in 6 colori: nero/corda, nero, grigio/nero, fango/nero, antracite/nero, blu navy/nero nelle taglie da 44 a 64 | Pasta lavamani tradizionale con abrasivi di origine naturale. Con glicerina.
MODO D’USO: Prelevare qualche grammo di pasta a mani asciutte e frizionare sino a completa emulsione dello sporco, quindi risciacquare con acqua corrente. Nettuno consiglia di utilizzare la crema protettiva PROTEXEM RINNOVA dopo essersi lavati le mani.
ASPETTO: Pasta color nocciola, profumata al limone
Consigliato per
SPORCO GRASSO - Grasso, Olio, Lubrificanti, Idrocarburi, Bitume...
| Bombole Ossigeno in Noleggio fornibile per Roma e provincia
Industria alimentare e delle bevande
Nell’industria alimentare e delle bevande, l’ossigeno è impiegato:
- per il confezionamento in atmosfera protettiva
- per l’ossigenzazione in vasche negli allevamenti ittici
- come ozono, per la disinfestazione e sterilizzazione nei processi di lavorazione industriali.
Lavorazione e produzione dei metalli
Nella lavorazione e produzione dei metalli, l’ossigeno è impiegato:
- per sostituire o arricchire l’aria, aumentando la temperatura di combustione (produzione dei metalli sia ferrosi sia non ferrosi)
- per creare una fiamma rovente nei cannelli di saldatura ad alta temperatura utilizzati nel taglio e nella saldatura
- per supportare le operazioni di taglio oxyfuel
- quale gas di protezione.
Industria chimica
Nell’industria chimica, l’ossigeno è impiegato:
- per alterare la struttura delle materie prime tramite l’ossidazione, producendo acido nitrico, ossido di etilene, ossido di propilene, monomero di cloruro di vinile e altre sostanze chimiche in blocco
- per aumentare la capacità e l’efficienza di distruzione degli inceneritori dei rifiuti.
Industria della carta
Nell’industria della carta, l’ossigeno è impiegato:
- per effettuare una serie di processi di fabbricazione compresi la delignificazione, la sbiancatura, l’estrazione dell’ossido, il recupero chimico, l’ossidazione di liquido bianco/nero e l’arricchimento dei forni di calce nel rispetto dell’ambiente.
Fabbricazione del vetro
Nella fabbricazione del vetro, l’ossigeno è impiegato:
- per aumentare l’efficienza di combustione nei forni da vetro e a suola, riducendo le emissioni di ossido di azoto (NOx).
Industria petrolifera
Nell’industria petrolifera, l’ossigeno è impiegato:
- per ridurre la viscosità e migliorare lo scorrimento nei pozzi di petrolio e gas
- per aumentare la capacità degli impianti di cracking catalitico del fluido e per facilitare l’utilizzo delle materie prime più pesanti
- per ridurre le emissioni di zolfo nelle raffinerie.
Trattamento delle acque
L’ossigeno viene impiegato per il trattamento delle acque di processo e la depurazione delle acque reflue.
Produzione di energia
Nella produzione di energia, l’ossigeno è impiegato:
- per trasformare il carbone in elettricità.
L’ossigeno, che costituisce circa il 21% dell’atmosfera terrestre, è indispensabile alla vita ed inoltre rende possibile la combustione.
Si tratta di uno degli elementi più abbondanti presenti sulla terra: l’85 per cento degli oceani ed il 46 per cento della crosta terrestre (rocce e minerali) è costituito da ossigeno, così come il 60 per cento del corpo umano.
L’ossigeno reagisce con tutti gli elementi, tranne i gas nobili, per formare composti detti ossidi. La capacità di reazione, ovvero il livello di ossidazione, varia a seconda degli elementi.
Per esempio, il magnesio si ossida molto rapidamente, infiammandosi spontaneamente nell’aria, mentre i metalli nobili, quali oro e platino, si ossidano solo se sottoposti a temperature molto elevate.
Sebbene l’ossigeno non sia di per sé un gas infiammabile, esso favorisce la combustione, facendo sì che tutti i materiali infiammabili in aria possano bruciare molto più intensamente. Queste proprietà di combustione giustificano il suo utilizzo in molte applicazioni industriali.
Caratteristiche tecniche
Prodotto: ossigeno
Formula chimica: O2
Aspetto: gas incolore
Odore: gas inodore
Limiti di infiammabilità in aria: non applicabile
Altre proprietà: poco solubile in acqua
Classificazione: Reagendo con altre sostanze questi prodotti possono facilmente ossidarsi o liberare ossigeno. Per tali motivi possono provocare o aggravare incendi di sostanze combustibili.
Precauzioni: evitare il contatto con materiali combustibili. | Ogni nostro prodotto è pensato e realizzato per resistere alle più impegnative condizioni di lavoro e mantenere la sua piena efficienza operativa. La superiore affidabilità, e quindi la maggiore durata nel tempo, scaturisce da una precisa serie di scelte progettuali, dalla selezione accurata dei materiali e da specifiche procedure produttive, destinate a renderne più robusta la struttura e salvaguardare i punti critici. All'interno di questa logica i collaudi sono fondamentali. Ogni prodotto è collaudato secondo precisi parametri di verifica. Riduttore di pressione per acetilene conforme alle norme EN ISO 2503 massima sicurezza e resistenza
Maxy Riduttore di pressione per acetilene professionale e dai costi contenuti. Progettato e costruito per garantire un accurato e sicuro utilizzo dei gas.
Utilizzo Ideale per equipaggiare unità di saldatura MIG/MAG-TIG, dove si richiedono robustezza ed elevata stabilità di erogazione. Realizzato per pressioni intermedie, consente un elevato risparmio di gas nella versione CO2.
Precisi, robusti, affidabili Questi riduttori di pressione per acetilene consentono un'elevatissima affidabilità con soluzioni interne che garantiscono la praticità d'uso e la funzionalità alle massime erogazioni.
Caratteristiche tecniche: Ossigeno: K classe riduttore 3 - P2 pressione di esercizio 10 bar - Q1 erogazione tipo 30 m³/h Acetilene: K classe riduttore 2 - P2 pressione di esercizio <1,5 bar - Q1 erogazione tipo 5 m³/h Propano: K classe riduttore 1 - P2 pressione di esercizio 4 bar - Q1 erogazione tipo 5 m³/h Azoto: K classe riduttore 3 - P2 pressione di esercizio 10 bar - Q1 erogazione tipo 30 m³/h CO2 - Argon - Mix: K classe riduttore 1 - P2 pressione di esercizio 4 bar - Q1 erogazione tipo <1,5 m³/h
ATTACCO LATERALE COMANDO VERTICALE MANOMETRI Ø 63 |
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