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Deghiacciante per vetri A455

Il prezzo è cadauno, ma i cartoni sono da 12 pezzi con extrasconto

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Descrizione

Deghiacciante per vetri è un prodotto multifunzione specifico che scioglie ed elimina rapidamente il ghiaccio dal parabrezza e dai vetri dell’auto, nello stesso tempo pulendoli e assicurando così una perfetta visibilità. Applicato preventivamente ne previene la formazione.

SPECIFICHE DI FORNITURA:

Bombola in banda stagnata da 15 bar
Aspetto Bombola contenente liquido sotto pressione Colore trasparente
Odore Caratteristico di solvente
Densità a 20°C 0,65 ÷ 0,90 g/ml
Punto di infiammabilità inf. 0° C
Pressione a 20°C 3/5 bar

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Name Deghiacciante per vetri A455 remove PIUMINO QUEBEC COFRA remove Disco Lamellare ceramicato Z40 mm 115 remove Bombole Ossigeno in Noleggio Roma remove PIUMINO DONCASTER COFRA remove Disco Troncatore PEGATEC 125 x 1,6 remove
Image DEGHIACCIANTE-PER-VETRI-250ML Salfershop.com QUEBEC Bombole Ossigeno in noleggio Disco pegatec 125
SKU A455 804112516
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Description Il prezzo è cadauno, ma i cartoni sono da 12 pezzi con extrasconto Bombole in noleggio per Roma e Provincia, di Ossigeno Industriale liquido e gassoso    
Content Deghiacciante per vetri è un prodotto multifunzione specifico che scioglie ed elimina rapidamente il ghiaccio dal parabrezza e dai vetri dell’auto, nello stesso tempo pulendoli e assicurando così una perfetta visibilità. Applicato preventivamente ne previene la formazione.
SPECIFICHE DI FORNITURA: Bombola in banda stagnata da 15 bar Aspetto Bombola contenente liquido sotto pressione Colore trasparente Odore Caratteristico di solvente Densità a 20°C 0,65 ÷ 0,90 g/ml Punto di infiammabilità inf. 0° C Pressione a 20°C 3/5 bar
Gli abrasivi sono sostanze naturali o artificiali di grande durezza usati nelle lavorazioni meccaniche, Essi hanno innumerevoli usi per innumerevoli materiali, a seconda della quale cambia il supporto, alcune applicazioni sono: l'affilatura, il taglio, saponi abrasivi, paste abrasive. Gli abrasivi naturali più noti sono il quarzo, il corindone, la silice, la pomice, l'arenaria, il diamante, lo smeriglio, la farina fossile, il granato. Tra quelli artificiali ci sono gli ossidi di alluminiodi cromodi ferro, l'azoturo di boro, il carburo di silicio, il vetro, il carburo di boro. L'utilizzo degli abrasivi può essere fatto sotto forma di polvere; applicati a fogli di carta o tela; oppure sinterizzati per formare mole o pietre abrasive. La caratteristica più importante degli abrasivi è la durezza e vi sono vari metodi per misurarla. Il più antico è rappresentato dalla scala di Mohs, di facile applicazione e specifica per i minerali: consiste nella successione di 10 specie minerali ove quello che segue è in grado di scalfire il minerale che lo precede. Questa scala è approssimativa e non lineare per cui sono state introdotte altre scale di durezza, fra le quali la Scala di Knoop, che esprime la misura della durezza in kg/mm2 ed è particolarmente adatta per i materiali fragili e molto duri. La misura della durezza viene eseguita tramite i durometri, strumento che preme con una determinata pressione una punta di diamante (al fine di non essere deformabile) nel materiale di cui si ricerca la durezza. Il rapporto numerico fra il carico applicato (peso in kg) e la sezione massima dell'incisione (lunghezza in mm) produce il valore della durezza (kg/mm²). Altro fattore di importante considerazione è la natura chimica, in quanto caratterizza il comportamento dell'abrasivo in funzione del materiale di contatto. In quanto ci troviamo in condizioni di lavoro ad elevata temperatura ed energia cinetica e quindi vengono favorite tutte le reazioni chimiche endotermiche. Un esempio è la reazione che avviene al contatto del carburo di silicio con il ferro:   A SiC + 4Fe → FeSi + Fe3C - Inoltre sia il ferro che il carburo di silicio sono ossidabili con la normale atmosfera. Quindi oltre la durezza bisogna tener presente anche la natura chimica dell'abrasivo, per cui, riferendoci al caso precedentemente citato; il carburo di silicio non è utilizzato per materiali ferrosi ma è ottimo per il vetro. Al contrario l'allumina non è adatta alla smerigliatura del vetro ma è eccellente per il ferro. Riferendosi sempre all'allumina, l'ossigeno contenuto nell'atmosfera aiuta nelle operazioni di smerigliatura; in quanto la formazione dell'ossido di ferro impedisce che i trucioli distaccatesi si saldino al metallo o all'abrasivo stesso; al contrario i gas inerti quali argo, azoto e anidride carbonica ostacolano l'abrasione. In generale i composti solforati e clorurati hanno un'azione antiossidante nei confronti dei metalli e quindi utilizzati nei processi abrasivi per questi ultimi. Un ultimo fattore influenzante, ma non meno importante, è la grana di un abrasivo, cioè il diametro medio delle sue particelle o grani. La granatura di un abrasivo è classificata tramite una scala internazionale in cui ogni valore della scala corrisponde a un determinato valore medio dei granuli e al numero di maglie per pollice lineare del setaccio impiegato per la vagliatura dei grani. Per grane estremamente fini (< 50 µm) è utilizzato il metodo della sedimentazione in acqua. In questa scala internazionale il valore della grana è inversamente proporzionale al diametro medio dei grani, cioè un valore alto della grana corrisponde un diametro dei grani più fini. La grana influisce sulla finezza della lavorazione e sulla rugosità della superficie, in quanto questi parametri sono regolati dalla velocità d'esercizio (nel caso di una mola velocità di rotazione) e dalla grana; una grana maggiore (grani di minor diametro) corrisponde a una minore rugosità e maggiore finezza, così come una velocità elevata d'esercizio. La scabrezza di una superficie o grado di finitura è determinata con il profilometro o rugosimetro il quale misura lo scostamento dei punti della superficie reale rispetto una superficie liscia ideale, espresso come scarto quadratico medio in μm (RMS root mean square). Quindi ad una maggiore finezza corrisponde un minor valore del profilometro Disco Lamellare ceramicato Z40 mm 115 ad alta efficenza abrasiva, grande velocità di taglio senza la necessità di agire sulla pressione della smerigliatrice. Su acciaio inossidabile questi dischi durano dal 50% al 200% più a lungo di un disco lamellare tradizionale. Confezione minima forgiabile 20 pezzi

Bombole Ossigeno in Noleggio fornibile per Roma e provincia

Industria alimentare e delle bevande Nell’industria alimentare e delle bevande, l’ossigeno è impiegato:
  • per il confezionamento in atmosfera protettiva
  • per l’ossigenzazione in vasche negli allevamenti ittici
  • come ozono, per la disinfestazione e sterilizzazione nei processi di lavorazione industriali.
Lavorazione e produzione dei metalli Nella lavorazione e produzione dei metalli, l’ossigeno è impiegato:
  • per sostituire o arricchire l’aria, aumentando la temperatura di combustione (produzione dei metalli sia ferrosi sia non ferrosi)
  • per creare una fiamma rovente nei cannelli di saldatura ad alta temperatura utilizzati nel taglio e nella saldatura
  • per supportare le operazioni di taglio oxyfuel
  • quale gas di protezione.
Industria chimica Nell’industria chimica, l’ossigeno è impiegato:
  • per alterare la struttura delle materie prime tramite l’ossidazione, producendo acido nitrico, ossido di etilene, ossido di propilene, monomero di cloruro di vinile e altre sostanze chimiche in blocco
  • per aumentare la capacità e l’efficienza di distruzione degli inceneritori dei rifiuti.
Industria della carta Nell’industria della carta, l’ossigeno è impiegato:
  • per effettuare una serie di processi di fabbricazione compresi la delignificazione, la sbiancatura, l’estrazione dell’ossido, il recupero chimico, l’ossidazione di liquido bianco/nero e l’arricchimento dei forni di calce nel rispetto dell’ambiente.
Fabbricazione del vetro Nella fabbricazione del vetro, l’ossigeno è impiegato:
  • per aumentare l’efficienza di combustione nei forni da vetro e a suola, riducendo le emissioni di ossido di azoto (NOx).
Industria petrolifera Nell’industria petrolifera, l’ossigeno è impiegato:
  • per ridurre la viscosità e migliorare lo scorrimento nei pozzi di petrolio e gas
  • per aumentare la capacità degli impianti di cracking catalitico del fluido e per facilitare l’utilizzo delle materie prime più pesanti
  • per ridurre le emissioni di zolfo nelle raffinerie.
Trattamento delle acque L’ossigeno viene impiegato per il trattamento delle acque di processo e la depurazione delle acque reflue. Produzione di energia Nella produzione di energia, l’ossigeno è impiegato:
  • per trasformare il carbone in elettricità.
L’ossigeno, che costituisce circa il 21% dell’atmosfera terrestre, è indispensabile alla vita ed inoltre rende possibile la combustione. Si tratta di uno degli elementi più abbondanti presenti sulla terra: l’85 per cento degli oceani ed il 46 per cento della crosta terrestre (rocce e minerali) è costituito da ossigeno, così come il 60 per cento del corpo umano. L’ossigeno reagisce con tutti gli elementi, tranne i gas nobili, per formare composti detti ossidi. La capacità di reazione, ovvero il livello di ossidazione, varia a seconda degli elementi. Per esempio, il magnesio si ossida molto rapidamente, infiammandosi spontaneamente nell’aria, mentre i metalli nobili, quali oro e platino, si ossidano solo se sottoposti a temperature molto elevate. Sebbene l’ossigeno non sia di per sé un gas infiammabile, esso favorisce la combustione, facendo sì che tutti i materiali infiammabili in aria possano bruciare molto più intensamente. Queste proprietà di combustione giustificano il suo utilizzo in molte applicazioni industriali. Caratteristiche tecniche Prodotto: ossigeno Formula chimica: O2 Aspetto: gas incolore Odore: gas inodore Limiti di infiammabilità in aria: non applicabile Altre proprietà: poco solubile in acqua Classificazione: Reagendo con altre sostanze questi prodotti possono facilmente ossidarsi o liberare ossigeno. Per tali motivi possono provocare o aggravare incendi di sostanze combustibili. Precauzioni: evitare il contatto con materiali combustibili.
Molto caldo, con 1 tasca velcrata sul petto, 2 ampie tasche anteriori, cappuccio a scomparsa, polsini elasticizzati, tasca interna con zip, maniche staccabili. 100% Nylon con fodera e imbottitura in poliestere. Disponibili i colori Blu Navy e Antracite
Taglie prodotte da S a XXXL
Schermata 2015-01-06 alle 12.23.35           Gli abrasivi sono sostanze naturali o artificiali di grande durezza usati nelle lavorazioni meccaniche, Essi hanno innumerevoli usi per innumerevoli materiali, a seconda della quale cambia il supporto, alcune applicazioni sono: l'affilatura, il taglio, saponi abrasivi, paste abrasive. Gli abrasivi naturali più noti sono il quarzo, il corindone, la silice, la pomice, l'arenaria, il diamante, lo smeriglio, la farina fossile, il granato. Tra quelli artificiali ci sono gli ossidi di alluminiodi cromodi ferro, l'azoturo di boro, il carburo di silicio, il vetro, il carburo di boro. L'utilizzo degli abrasivi può essere fatto sotto forma di polvere; applicati a fogli di carta o tela; oppure sinterizzati per formare mole o pietre abrasive. La caratteristica più importante degli abrasivi è la durezza e vi sono vari metodi per misurarla. Il più antico è rappresentato dalla scala di Mohs, di facile applicazione e specifica per i minerali: consiste nella successione di 10 specie minerali ove quello che segue è in grado di scalfire il minerale che lo precede. Questa scala è approssimativa e non lineare per cui sono state introdotte altre scale di durezza, fra le quali la Scala di Knoop, che esprime la misura della durezza in kg/mm2 ed è particolarmente adatta per i materiali fragili e molto duri. La misura della durezza viene eseguita tramite i durometri, strumento che preme con una determinata pressione una punta di diamante (al fine di non essere deformabile) nel materiale di cui si ricerca la durezza. Il rapporto numerico fra il carico applicato (peso in kg) e la sezione massima dell'incisione (lunghezza in mm) produce il valore della durezza (kg/mm²). Altro fattore di importante considerazione è la natura chimica, in quanto caratterizza il comportamento dell'abrasivo in funzione del materiale di contatto. In quanto ci troviamo in condizioni di lavoro ad elevata temperatura ed energia cinetica e quindi vengono favorite tutte le reazioni chimiche endotermiche. Un esempio è la reazione che avviene al contatto del carburo di silicio con il ferro:   A SiC + 4Fe → FeSi + Fe3C - Inoltre sia il ferro che il carburo di silicio sono ossidabili con la normale atmosfera. Quindi oltre la durezza bisogna tener presente anche la natura chimica dell'abrasivo, per cui, riferendoci al caso precedentemente citato; il carburo di silicio non è utilizzato per materiali ferrosi ma è ottimo per il vetro. Al contrario l'allumina non è adatta alla smerigliatura del vetro ma è eccellente per il ferro. Riferendosi sempre all'allumina, l'ossigeno contenuto nell'atmosfera aiuta nelle operazioni di smerigliatura; in quanto la formazione dell'ossido di ferro impedisce che i trucioli distaccatesi si saldino al metallo o all'abrasivo stesso; al contrario i gas inerti quali argo, azoto e anidride carbonica ostacolano l'abrasione. In generale i composti solforati e clorurati hanno un'azione antiossidante nei confronti dei metalli e quindi utilizzati nei processi abrasivi per questi ultimi. Un ultimo fattore influenzante, ma non meno importante, è la grana di un abrasivo, cioè il diametro medio delle sue particelle o grani. La granatura di un abrasivo è classificata tramite una scala internazionale in cui ogni valore della scala corrisponde a un determinato valore medio dei granuli e al numero di maglie per pollice lineare del setaccio impiegato per la vagliatura dei grani. Per grane estremamente fini (< 50 µm) è utilizzato il metodo della sedimentazione in acqua. In questa scala internazionale il valore della grana è inversamente proporzionale al diametro medio dei grani, cioè un valore alto della grana corrisponde un diametro dei grani più fini. La grana influisce sulla finezza della lavorazione e sulla rugosità della superficie, in quanto questi parametri sono regolati dalla velocità d'esercizio (nel caso di una mola velocità di rotazione) e dalla grana; una grana maggiore (grani di minor diametro) corrisponde a una minore rugosità e maggiore finezza, così come una velocità elevata d'esercizio. La scabrezza di una superficie o grado di finitura è determinata con il profilometro o rugosimetro il quale misura lo scostamento dei punti della superficie reale rispetto una superficie liscia ideale, espresso come scarto quadratico medio in μm (RMS root mean square). Quindi ad una maggiore finezza corrisponde un minor valore del profilometro Disco Troncatore PEGATEC 125 x 1,6
Weight N/A N/A N/A N/A N/A N/A
Dimensions N/A N/A N/A N/A N/A N/A
Additional information
Taglia Abiti Pantaloni

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Colors Piumini

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Taglie Pantaloni Giacche Giubbini

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Colors Piumini

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