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SHARK 282 SXI evo, segatrice a nastro, semiautomatica elettroidraulica, con funzionamento anche in ciclo manuale e semiautomatico dinamico, per il taglio da 45° destra a 60°sinistra.
– Macchina con microprocessore a un asse controllato, gestita da controllore MEP di ultima generazione progettato esclusivamente per le proprie segatrici semiautomatiche
– Ciclo semiautomatico, all’avvio del ciclo segue: – chiusura morsa e avviamento motore – discesa testa per il taglio – arresto motore – ritorno testa – apertura morsa.
– Ciclo semiautomatico dinamico: abbassando manualmente la testa fino alla posizione desiderata e premendo il pulsante sull’impugnatura, si avvia un ciclo semiautomatico.
– CICLO DOWN-UP: operando nel ciclo SEMIAUTOMATICO, il pulsante DOWN consente di fare fermare la testa e la rotazione del nastro a fine taglio mantenendo la morsa chiusa, completando il ritorno in alto della testa e l’apertura della morsa tramite il pulsante UP.
ALCUNE CARATTERISTICHE:
– Consolle con tutti i comandi centralizzati, montata su un braccio snodato.
– Tastiera a membrana a bassa tensione, in poliestere, con pulsanti termoformati, con sensazione tattile e segnale acustico all’azionamento.
– Display per visualizzare: + diagnostica + allarmi (descrizione delle cause) + stato degli ingressi e delle uscite + conteggio dei tagli + tempo impiegato per il taglio eseguito + assorbimento motore lama + tesatura lama + velocità lama + visualizzazione numerica della posizione della testa.
– Impugnatura di comando del ciclo manuale a 24 V, IP55.
– Programma completo di vari cicli di taglio speciali.
– Centralina idraulica, di ultima generazione, ad elevata efficienza e basso consumo energetico.
– Ampia superficie di lavoro con piano rotante montato su un cuscinetto a rulli di diametro 265 mm, precaricato con cuscinetto reggispinta.
– Doppia velocità di rotazione del nastro (36/72 m/min) con scheda PREDISPOSTA per ospitare l’inverter elettronico per la regolazione continua della velocità del nastro (da 15 a 100 m/min).
– Programmazione dei limiti della corsa della testa da consolle, in base alle dimensioni delle barre da tagliare.
– Tesatura della lama ad azionamento manuale, tramite trasduttore elettronico, con visualizzazione sul display.
– Piedistallo con vasca estraibile per il liquido refrigerante |
I riduttori di pressione per Ossigeno MAXY Smart sono estremamente affidabili e dai costi contenuti, progettati e costruiti in totale conformità alla norma EN ISO 2503 per garantire un accurato e sicuro utilizzo dei gas anche alle basse pressioni. Questi riduttori di pressione per ossigeno dotati di valvola di scarico automatico delle sovrapressioni e di filtro in bronzo sinterizzato in ingresso alla capsula integrata. La regolazione della pressione è estremamente lineare e morbida grazie a una nuova manopola ergonomica. Il corpo del riduttore è in ottone, particolarmente curato nel design, decapato per poter durare nel tempo senza ossidazioni. Una struttura molto solida per un riduttore di pressione ossigeno a comando verticale ed attacco laterale, progettato e costruito per garantire un accurato e sicuro utilizzo dei gas. La manopola ergonomica permette al saldatore di regolare la fiamma nel corso delle operazioni di saldatura in modo tale che resti sempre neutra e riducente. Questi riduttori di pressione ossigeno sono particolarmente indicati per utilizzi gravosi di taglio nel settore della demolizione e nella siderurgia.
Maxy Smart
Riduttore di pressione ossigeno professionale e dai costi contenuti. Progettato e costruito per garantire un accurato e sicuro utilizzo dei gas.
Utilizzo
Realizzato per pressioni intermedie, consente un elevato risparmio di gas nella versione CO2.
Precisi, robusti, affidabili
Questi riduttori di pressione ossigeno consentono un'elevatissima affidabilità con soluzioni interne che garantiscono la praticità d'uso e la funzionalità alle massime erogazioni.
Caratteristiche tecniche:
Ossigeno: K classe riduttore 3 - P2 pressione di esercizio 10 bar - Q1 erogazione tipo 30 m³/h Acetilene:K classe riduttore 2 - P2 pressione di esercizio <1,5 bar - Q1 erogazione tipo 5 m³/h Propano: K classe riduttore 1 - P2 pressione di esercizio 4 bar - Q1 erogazione tipo 5 m³/h Azoto: K classe riduttore 3 - P2 pressione di esercizio 10 bar - Q1 erogazione tipo 30 m³/h CO2 - Argon - Mix: K classe riduttore 1 - P2 pressione di esercizio 4 bar - Q1 erogazione tipo <1,5 m³/h ATTACCO LATERALE COMANDO VERTICALE MANOMETRI Ø 63 USCITA ⅜ " Gas
Tutti i nostri riduttori per ossigeno hanno superato con successo la prova di incendiabilità prevista dalla norma ISO 2503
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Crema fluida senza solventi impiegabile in ambito professionale per autofficine, gommisti, carrozzieri, idraulici, fabbri, industria metallurgica, meccanica, mineraria, navale, petrolchimica. Efficace ed indicata per uso frequente grazie alla sua formula rispettosa della salute della pelle per la presenza e per l’azione idratante e protettiva della sericina*. Con microsfere, è indicata per tutti gli sporchi grassi e pesanti.
MODO D’USO: Erogare sulle mani asciutte la quantità desiderata di crema, frizionare fino a completa emulsione dello sporco, quindi risciacquare con acqua corrente. Nettuno consiglia di utilizzare la crema protettiva PROTEXEM RINNOVA dopo essersi lavati le mani.
ASPETTO: Crema di colore rosso, profumazione sandalo, pachouli.
*sericina: nobile proteina che ricopre il filo di seta e che ha l’importante compito di proteggerlo e nutrirlo. Grazie ad essa si forma un velo protettivo che dona alla pelle una sensazione di morbidezza ed un aspetto liscio e vellutato. La sericina ha effetto levigante e idratante, può contrastare il naturale invecchiamento della pelle, svolgendo un’azione equilibrante.
Consigliato per:
SPORCO GRASSO - Grasso, Olio, Lubrificanti, Idrocarburi, Bitume...
SPORCO SECCO - Ruggine, Grafite
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Gli abrasivi sono sostanze naturali o artificiali di grande durezza usati nelle lavorazioni meccaniche, Essi hanno innumerevoli usi per innumerevoli materiali, a seconda della quale cambia il supporto, alcune applicazioni sono: l'affilatura, il taglio, saponi abrasivi, paste abrasive.
Gli abrasivi naturali più noti sono il quarzo, il corindone, la silice, la pomice, l'arenaria, il diamante, lo smeriglio, la farina fossile, il granato. Tra quelli artificiali ci sono gli ossidi di alluminio, di cromo, di ferro, l'azoturo di boro, il carburo di silicio, il vetro, il carburo di boro.
L'utilizzo degli abrasivi può essere fatto sotto forma di polvere; applicati a fogli di carta o tela; oppure sinterizzati per formare mole o pietre abrasive.
La caratteristica più importante degli abrasivi è la durezza e vi sono vari metodi per misurarla. Il più antico è rappresentato dalla scala di Mohs, di facile applicazione e specifica per i minerali: consiste nella successione di 10 specie minerali ove quello che segue è in grado di scalfire il minerale che lo precede. Questa scala è approssimativa e non lineare per cui sono state introdotte altre scale di durezza, fra le quali la Scala di Knoop, che esprime la misura della durezza in kg/mm2 ed è particolarmente adatta per i materiali fragili e molto duri.
La misura della durezza viene eseguita tramite i durometri, strumento che preme con una determinata pressione una punta di diamante (al fine di non essere deformabile) nel materiale di cui si ricerca la durezza. Il rapporto numerico fra il carico applicato (peso in kg) e la sezione massima dell'incisione (lunghezza in mm) produce il valore della durezza (kg/mm²).
Altro fattore di importante considerazione è la natura chimica, in quanto caratterizza il comportamento dell'abrasivo in funzione del materiale di contatto. In quanto ci troviamo in condizioni di lavoro ad elevata temperatura ed energia cinetica e quindi vengono favorite tutte le reazioni chimiche endotermiche.
Un esempio è la reazione che avviene al contatto del carburo di silicio con il ferro: A SiC + 4Fe → FeSi + Fe3C - Inoltre sia il ferro che il carburo di silicio sono ossidabili con la normale atmosfera. Quindi oltre la durezza bisogna tener presente anche la natura chimica dell'abrasivo, per cui, riferendoci al caso precedentemente citato; il carburo di silicio non è utilizzato per materiali ferrosi ma è ottimo per il vetro. Al contrario l'allumina non è adatta alla smerigliatura del vetro ma è eccellente per il ferro.
Riferendosi sempre all'allumina, l'ossigeno contenuto nell'atmosfera aiuta nelle operazioni di smerigliatura; in quanto la formazione dell'ossido di ferro impedisce che i trucioli distaccatesi si saldino al metallo o all'abrasivo stesso; al contrario i gas inerti quali argo, azoto e anidride carbonica ostacolano l'abrasione. In generale i composti solforati e clorurati hanno un'azione antiossidante nei confronti dei metalli e quindi utilizzati nei processi abrasivi per questi ultimi.
Un ultimo fattore influenzante, ma non meno importante, è la grana di un abrasivo, cioè il diametro medio delle sue particelle o grani. La granatura di un abrasivo è classificata tramite una scala internazionale in cui ogni valore della scala corrisponde a un determinato valore medio dei granuli e al numero di maglie per pollice lineare del setaccio impiegato per la vagliatura dei grani. Per grane estremamente fini (< 50 µm) è utilizzato il metodo della sedimentazione in acqua. In questa scala internazionale il valore della grana è inversamente proporzionale al diametro medio dei grani, cioè un valore alto della grana corrisponde un diametro dei grani più fini.
La grana influisce sulla finezza della lavorazione e sulla rugosità della superficie, in quanto questi parametri sono regolati dalla velocità d'esercizio (nel caso di una mola velocità di rotazione) e dalla grana; una grana maggiore (grani di minor diametro) corrisponde a una minore rugosità e maggiore finezza, così come una velocità elevata d'esercizio.
La scabrezza di una superficie o grado di finitura è determinata con il profilometro o rugosimetro il quale misura lo scostamento dei punti della superficie reale rispetto una superficie liscia ideale, espresso come scarto quadratico medio in μm (RMS root mean square). Quindi ad una maggiore finezza corrisponde un minor valore del profilometro
Disco Lamellare ceramicato Z40 mm 125 Disco ad alta efficenza abrasiva, grande velocità di taglio senza la necessità di agire sulla pressione della smerigliatrice.
Su acciaio inossidabile questi dischi durano dal 50% al 200% più a lungo di un disco lamellare tradizionale.
Confezione minima fornibile 20 pezzi |
CODICE PRODOTTO:
V008-0-00,
V008-0-01,
V008-0-02,
V008-0-03,
V008-0-04,
V008-0-05
TIPOLOGIA: Pantalone imbottito
NORMATIVA:
EN 342:2004,
EN 343:2003 + A1:2007,
EN ISO 13688:2013
DESCRIZIONE: ampia tasca posteriore con chiusura zip, apertura zip sul fondo e ghette impermeabili , doppia tasca posteriore con pattina, fondo pantalone rinforzato, inserti rifrangenti 3M™ Scotchlite™ Reflective Material - 8910 Silver Fabric, taglio ergonomico di gambe e ginocchia, tasca laterale destra, termonastratura, toppe di rinforzo alle ginocchia , vita regolabile, zip YKK®
COMPOSIZIONE: 100% poliestere spalmato poliuretano, FODERA: 100% nylon, IMBOTTITURA: 100% poliestere, TD050
GRAMMATURA: 200 g/m²
COLORE:
04 antracite/nero,
05 nero/nero,
00 corda/nero,
01 grigio/nero,
02 navy/nero,
03 fango/nero
AREA D'USO : Aeroporti, Agricoltura, Contro il vento, Contro la pioggia, Edilizia, Industria, Logistica
GENERE: UOMO
PERFORMANCE E PLUS: Contro il freddo, Profili Riflettenti
TAGLIE: 44-64 ( EU ), 38-58 (E), 38-58 (F), C44-C64 (Scandinavian sizes), 30-46 (UK |
Ogni nostro prodotto è pensato e realizzato per resistere alle più impegnative condizioni di lavoro e mantenere la sua piena efficienza operativa. La superiore affidabilità, e quindi la maggiore durata nel tempo, scaturisce da una precisa serie di scelte progettuali, dalla selezione accurata dei materiali e da specifiche procedure produttive, destinate a renderne più robusta la struttura e salvaguardare i punti critici. All'interno di questa logica i collaudi sono fondamentali. Ogni prodotto è collaudato secondo precisi parametri di verifica. Riduttore di pressione per acetilene conforme alle norme EN ISO 2503 massima sicurezza e resistenza
Maxy
Riduttore di pressione per acetilene professionale e dai costi contenuti. Progettato e costruito per garantire un accurato e sicuro utilizzo dei gas.
Utilizzo
Ideale per equipaggiare unità di saldatura MIG/MAG-TIG, dove si richiedono robustezza ed elevata stabilità di erogazione. Realizzato per pressioni intermedie, consente un elevato risparmio di gas nella versione CO2.
Precisi, robusti, affidabili
Questi riduttori di pressione per acetilene consentono un'elevatissima affidabilità con soluzioni interne che garantiscono la praticità d'uso e la funzionalità alle massime erogazioni.
Caratteristiche tecniche:
Ossigeno: K classe riduttore 3 - P2 pressione di esercizio 10 bar - Q1 erogazione tipo 30 m³/h Acetilene: K classe riduttore 2 - P2 pressione di esercizio <1,5 bar - Q1 erogazione tipo 5 m³/h Propano: K classe riduttore 1 - P2 pressione di esercizio 4 bar - Q1 erogazione tipo 5 m³/h Azoto: K classe riduttore 3 - P2 pressione di esercizio 10 bar - Q1 erogazione tipo 30 m³/h CO2 - Argon - Mix: K classe riduttore 1 - P2 pressione di esercizio 4 bar - Q1 erogazione tipo <1,5 m³/h
ATTACCO LATERALE COMANDO VERTICALE MANOMETRI Ø 63
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